L’altro ieri, mercoledì 13 aprile, è iniziato il seminario parallelo a Lüneburg, Germania. Ci sono stati circa una quindicina di partecipanti, due adulti uditori esterni ed il resto studenti provenienti da vari corsi di laurea.
Tale seminario è inserito nel piano di studi del semestre estivo dell’università (Leuphana Universität), per cui gli studenti alla fine dovranno sostenere un esame sia scritto sia orale sulle tematiche trattate.
Ho presentato un’introduzione generale al mio modo di considerare il pensiero di Kant e di Hegel come attualissimo oggi e fondamentale, se ovviamente rivisto ed attualizzato in modo intelligente e serio, per risolvere i problemi etico-politici fondamentali della società contemporanea.
In particolare mi sono soffermato sull’esigenza che una nuova filosofia, elaborata a partire dal sistema filosofico di Hegel, possa costituire la base filosofica del processo di unificazione europea, attualmente basato solo sull’economia. A tal proposito è stata avanzata e presentata l’ipotesi di lavoro dell’esistenza già di fatto, e destinata anche a crescere, di un ‘popolo europeo’, costituito in primo luogo da tutti coloro che in Europa provengono da genitori di diverse nazionalità, e nel frattempo sono tantissimi, ma anche da coloro che, pur essendo per nascita pienamente di una sola nazionalità, questa gli sta, per così dire, ‘stretta’ e si sentono europei piuttosto che soltanto italiani, tedeschi, francesi ecc. ecc.
Tale discorso è stato poi anche allargato al concetto di ‘cosmopolitismo’, che ha un ruolo fondamentale nel pensiero di Kant, e rappresenta un’estensione concettuale del concetto di ‘europeismo’.
L’essere ‘europei’ o ‘cittadini del mondo’ si fonda sull’assumere la filosofia come guida della propria vita e quindi dare a questa un senso basato sull’etica filosofica e non su quella religiosa. L’etica religiosa è infatti vincolata ad un certo popolo, quindi a precise coordinate spazio-temporali, mentre l’etica filosofica come tale è svincolata da qualsiasi coordinata spazio-temporale e da qualsiasi popolo storicamente esistente. Se essa, infatti, è vera, lo è sempre e dovunque.
Tutti questi concetti verranno poi approfonditi nelle parti relative del discorso di ‘introduzione alla filosofia’, col quale partirò poi mercoledì tra due settimane (il 27 aprile), sviluppando a Lüneburg lo stesso discorso sviluppato ad Urbino. Anche noi infatti perverremo a partire proprio dall’incontro di oggi alla parte etico-politica come conseguenza logica di quanto detto da novembre fino ad oggi.
Questo primo incontro ha avuto un successo che è andato molto al di là delle aspettative, probabilmente il pubblico tedesco non si aspettava da uno straniero una tale presentazione precisa ed attenta di due tra i più grandi pensatori tedeschi, che oggi purtroppo nella stessa Germania vengono spesso sottovalutati oppure vengono studiati soltanto in modo storico, ma che sono invece i baluardi della nostra civiltà democratica. Un motivo in più che conferma il fatto che Kant e Hegel, come del resto tutti i grandi pensatori, sono a dire il vero filosofi europei e non propriamente tedeschi.
In conclusione sono molto contento ed il sacrificio, che indubbiamente c’è stato, in quanto Lüneburg si trova praticamente quasi sul Mare del Nord, è stato ampiamente ripagato. Ora il progetto FILEUROPA, quindi l’idea di una nuova filosofia per l’Europa proposta nei due paesi chiave della storia europea, l’Italia quale sede del Cattolicesimo e la Germania come sede invece del Protestantesimo, sta prendendo forma e sta diventando ‘reale’ (per usare l’espressione hegeliana, sulla quale ci siamo a lungo soffermati, Wirklichkeit e non Realität).
Così la filosofia da mera riflessione interiore personale diventa serio progetto sociale e politico, certo ancora allo stato iniziale, ma nulla è diventato grande e diffuso nella storia che non sia stato prima piccolo e limitato, dunque appunto ‘allo stato iniziale’.
(Dr. Marco de Angelis)