Partito Filosofico Europeo e Mondiale

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Mia sorella Daelma De Angelis, in particolar modo sensibile al problema dell’immigrazione, ha condiviso sulla propria bacheca facebook questa commovente notizia, che io a mia volta condivido qui. Potrebbe trattarsi di una delle tante notizie false che circolano sul web, ma alla fine ciò non conta. Ci vuole ben poco a immaginare che la situazione dei bambini e degli adolescenti in tanti paesi del mondo, e parliamo di milioni di esseri umani, sia gravissima e senza speranze, ciò del tutto indipendentemente dal fatto che emigrino o non verso l’Europa.

Quel che s’impone alla nostra riflessione filosofica di persone serie e perbene, del tutto indipendentemente dalla nostra posizione politica, è un solo pensiero: che hanno mai fatto questi bambini per meritare un tale destino? Ma, girando la domanda nella direzione opposta: che abbiamo mai fatto da bambini noi (e poi i nostri figli) per meritare il nostro destino, sicuramente ben più fortunato del loro?

Ecco allora che a una tale riflessione s’impone una schiacciante verità: la vita comincia con un’ingiustizia, che premia alcuni, senza meriti, e punisce altri, senza demeriti.
Se la filosofia, come hanno insegnato una volta per tutte Socrate e Platone, è ricerca e realizzazione della giustizia, di una vita equilibrata, serena, saggia per tutti, allora il problema di tale ingiustizia originaria è non solo un tema filosofico, ma il principale tema filosofico!

Al di là quindi di facili e inutili polemiche sovraniste o mondialiste, pro o contro immigrazione, che lasciano il tempo che trovano, s’impone che la filosofia scenda in campo seriamente per risolvere una volta per tutte tale immenso problema dell’umanità.

Nessuna nascita fortuita in un posto o in altro del mondo ha il diritto di condannare un bambino a un futuro infelice o addirittura di malattia e di morte. I bambini del mondo sono tutti figli nostri, in primis quelli bisognosi. S’impone pertanto l’immediata fondazione di un partito filosofico europeo e mondiale, il quale si ponga come primo obiettivo quello di garantire a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro nascita, le condizioni minime di dignità, come sono elencate nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948.

A tal scopo è fondamentale la comprensione dell’assoluta impossibilità di fondare in modo logico i confini. La Terra è una e i suoi abitanti sono tutti figli della Terra, con uguali diritti da bambini e uguali doveri da adulti. I confini, risultato di guerre, sono solo un imbroglio. Solo uno Stato mondiale può essere in grado di adeguare gli Stati esistenti al concetto stesso di Stato e di giustizia, che con l’attuale sbagliata divisione della Terra in più Stati non potrà mai essere realizzata. Occorre incidere sul processo di unificazione europea e soprattutto sull’ONU affinché tutto ciò diventi realtà. Non importa quanto tempo ci vorrà, ma occorre iniziare, è già tardi, ma per la realizzazione della giustizia non è mai troppo tardi. Altri bambini nasceranno e verranno puniti senza alcun demerito, bisogna quindi agire.

Sto avviando tutte le pratiche per registrare a fine anno un tale partito in Germania. In Italia la burocrazia è troppa. Ma trattandosi di un partito inevitabilmente mondiale, la sua sede non conta. Chiunque sia interessato a questo processo filosofico-politico, mi contatti in privato (marco.deangelis@uniurb.it).

(Prof. Marco de Angelis)